Una persona si accascia davanti ai tuoi occhi. Non respira, non si muove. Cosa fai? In molti si limiterebbero a chiamare una ambulanza e poi se ne starebbero con le mani in mano fino all’arrivo dei soccorsi, o peggio altri ancora si farebbero prendere dal panico.
Come non farsi prendere dal panico in caso di infarto
Per non farsi prendere dal panico in caso di infarto (nel caso dell’esempio fatto ci troviamo di fronte a un caso di arresto cardiaco testimoniato, in quanto siamo presenti; se non siamo presenti è di tipo non testimoniato), basta conoscere alcune regole di base che sono in alcuni casi letteralmente salvavita. È questo il segreto: conoscre le procedure per riconoscere un caso di emergenza e chiamare subito i soccorsi, ma soprattutto “fermare il tempo”. Perché è questo che si fa quando si comincia a rianimare una persona colta da infarto, attraverso il massaggio cardiaco: il sangue e l’ossigeno continuano a circolare nel corpo e dunque anche se la persona non respira e il cuore non batte spontaneamente le consentiremo di sopravvivere fino all’arrivo dei soccorsi qualificati.
Se nel frattempo che arrivano i soccorsi abbiamo anche a disposizione un defibrillatore, essere addestrati ad usarlo o averne almeno la conoscenza di base, potrebbe fare la differenza per la persona che è stata colpita dal malore.
Hands for life
Un corso di formazione Blsd a Perugia è disponibile grazie al centro di formazione Hands for life, che propone corsi nei quali si imparano le principali tecniche di soccorso tra cui appunto anche la rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore. Questa pratica nel gergo internazionale è conosciuta come Blsd: basic life support defibrillation. Non serve essere medici o infermieri: tutti la possono praticare e tutti, quindi, possono salvare la vita di qualcun altro. I primi minuti sono i più preziosi.